martedì 22 ottobre 2013

Marsiglia-Napoli: il commento

Il Napoli di Benitez sublimato in novanta minuti. Questa, in soldoni, la didascalia della partita del Velodrome. Un Napoli brioso, frizzante, in grado di attaccare spazio, campo ed avversari come di concedersi imbarazzanti pause e momenti di sbandamento. Una squadra ancora col cartello dei lavori in corso, ma destinata a dire la sua, fino al fischio finale dell'ultima gara a disposizione, in Italia ed in Europa.

Serviva una risposta dopo la brutta partita di Roma: è arrivata. In trasferta, in campo europeo, seppure contro una squadra nettamente inferiore. Il Napoli ha saputo rialzarsi, mettendo in mostra il meglio del suo repertorio offensivo, sciorinando un calcio a tratti anche piacevole e soffrendo poco o nulla, se non la pressione di un cronometro diventato improvvisamente lento dopo il gol di Ayew. Eccezionale la gara di Behrami e Inler, strepitosa prova di qualità e velocità di Mertens, bravissimo Callejon a farsi trovare pronto. Higuain soffre il periodo di confusione muscolare, e si vede quando si trasforma in Pandev e si divora il gol a tu per tu con Mandanda. Non si è campioni per caso, però: l'apertura per Callejon in occasione del vantaggio vale quasi più della felice conclusione dello spagnolo, e sottolinea una volta di più le qualità di calciatore, oltreché di attaccante puro, del Pipita ex Real Madrid.

Le note liete, poi, si allargano a Zapata, o meglio Duvàn: l'ex Estudiantes preferisce così. Dopo i mugugni in stile Edu Vargas per un approccio complicato all'avventura partenopea, il colombiano si sblocca con un gol da favola, improvviso e accecante come un lampo. Non sappiamo ancora se il Napoli ha imbroccato il terno e scovato una stella, ma di certo, ora, l'acquisto del numero 91 azzurro ha un po' meno il sapore dell'assurdità di mercato. Con questo pieno d'entusiasmo e questo gol, forse, anche le future assenze di Higuain faranno tremare meno i polsi ai tifosi.

Tante buone notizie per Benitez che conclude il quadro del sorriso con la prestazione senza sbavature della difesa, sostanzialmente tranquilla per tutto l'incontro. Un peccato il gol a sorpresa di Ayew, a cui è stato concesso ingenuamente troppo spazio per tentare, ed indovinare, l'unica conclusione a rete dell'intera partita dell'OM. Gli azzurri hanno ritrovato lo smalto parso perduto contro la Roma, e stavolta sono stati meno sfortunati che all'Olimpico, quando avevano sbagliato lo stesso numero di occasioni ed erano stati puniti da Pjanic con un velenoso calcio piazzato. Il Marsiglia non ha oggettivamente la stessa qualità dei giallorossi, e tantomeno ha avuto uguale fortuna. Il Napoli, però, deve ben guardarsi dall'essere così poco cinico in attacco (in questo aiuterà sicuramente il recupero totale, si spera veloce, di Higuain) e a volte poco lucido in difesa. Una volta superati questi comprensibili difettucci di lavorazione iniziale, tutti dovranno star attenti a questa squadra, a cui - è bene ricordarlo - manca anche il miglior Hamsik. Se vince anche adesso, quando è ancora in rodaggio, figuriamoci dopo... La città di Napoli, ci scommettiamo, potrà davvero sognare in grande per la fine di questa stagione.

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